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Acustica architettonica o edilizia

normativa tecnica clima acustico libri e articoli
L'"Agente Fisico" è a disposizione per fornire consulenza e preventivi per la effettuazione di verifiche dei Requisiti Acustici Passivi degli edifici e studi di Acustica degli Ambienti ordinari e delle Sale per il pubblico (riverbero, intelligibilità del parlato): contattateci liberamente e senza impegno!
 
  

RIFERIMENTI NORMATIVI:

– D.Min.Amb. 23/6/2022 "Criteri ambientali minimi [CAM] per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi" (in vigore dal 4 dicembre 2022; agg. del D.Min.Amb. 11/10/2017 "Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici" già agg. del D.Min.Amb. 11/1/2017 "Adozione dei criteri ambientali minimi per gli arredi per interni, per l’edilizia e per i prodotti tessili") 
[Il nuovo DM introduce l’obbligo di presentare una Relazione CAM. Per interventi di "ristrutturazione totale" su edifici esistenti il Decreto CAM 2022 indica di applicare i limiti validi per le nuove costruzioni. Per ristrutturazioni “non totali” occorre migliorare i requisiti acustici preesistenti. Il miglioramento non è richiesto:
• se l’elemento tecnico già rispetta le prescrizioni CAM
• se esistono vincoli architettonici o divieti da regolamenti edilizi/locali
• in caso di impossibilità tecnica.
Nel caso non sia possibile apportare un miglioramento, va assicurato almeno il mantenimento dei requisiti acustici preesistenti.
Dal punto di vista acustico la normativa ha introdotto specifici valori dei requisiti acustici passivi da rispettare nell’«affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici» adeguando i criteri individuati dal DPCM 05/12/1997 in relazione allo stato dell’arte degli standard di buona tecnica in materia. In particolare: 
* richiede che i valori dei requisiti acustici passivi [RAP] dei singoli elementi tecnici dell’edificio (singole partizioni!) corrispondano almeno a quelli della classe II ai sensi della norma UNI 11367.
* I RAP di singoli elementi tecnici (singole partizioni!) di ospedali, case di cura e scuole devono soddisfare il livello di “prestazione superiore” riportato nel prospetto A.1 Appendice A della stessa norma UNI 11367 e devono essere altresì rispettati i valori caratterizzati come “prestazione buona” nel prospetto B.1 dell’Appendice B.
* Le scuole devono soddisfare almeno i valori RAP "medio" e di comfort acustico interno indicati nella UNI 11532-2 (Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati – Settore scolastico).
* Per le altre tipologie di edifici devono essere rispettati i valori di comfort acustico interno indicati nell’appendice C (Caratteristiche acustiche interne degli ambienti) della UNI 11367.
* Gli isolanti acustici devono rispondere ai criteri indicati nel par.2.5.7.
* VERIFICA: il progettista deve dare evidenza del rispetto del criterio, conseguendo dapprima un progetto acustico e poi una relazione di conformità redatta tramite misure acustiche in opera, che attestino il raggiungimento della classe acustica prevista dal criterio e i valori dei descrittori acustici di riferimento ai sensi delle norme UNI 11367, UNI 11444, UNI 11532 e/o le impossibilità di miglioramento cui sopra.
Si vedano anche l'approfondimento sul sito ANIT e 
la pagina dedicata al sito Min.Amb.]

 

Bibliografia:

– Massimo Guazzetti: Acustica edilizia e rumore ambientale. Hoepli, 2015

 

Vedi anche: Classificazione acustica degli edifici

 

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Ascoli 10/11/2017: Seminario sull’Acustica nella riqualificazione post-terremoto 31 October 2017 Written by Super User Hits: 2353
Bozen/Bolzano 10/3/2017: International Symposium on Timber Construction 16 January 2017 Written by Super User Hits: 4683
Kurtatsch/Cortaccia (BZ) 4/11/2016: Workshop AIA sulla acustica edilizia con il legno 12 October 2016 Written by Super User Hits: 3741
Treviso 29/4–6/5/2016: Corso sull’acustica degli edifici 02 June 2016 Written by Super User Hits: 3158
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Classificazione acustica degli edifici 10 May 2024 Written by Super User Hits: 8125
M. Rovere: Guida all'acustica degli edifici 31 October 2014 Written by Super User Hits: 5466
Seminari tecnici AESSE Ambiente sull'Acustica degli edifici 2014 16 September 2014 Written by Super User Hits: 4080

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Acustica delle sale 3

RIFERIMENTI NORMATIVI:

– Norma UNI EN ISO 3382: "Acustica - Misurazione dei parametri acustici degli ambienti"

Parte 1:2009: "Sale da spettacolo"

Parte 2:2008: "Tempo di riverberazione negli ambienti ordinari"
[con Errata corrige EC 1-2010 UNI EN ISO 3382-2:2008]

Parte 3:2012: "Open space"

– Norma UNI 11532: "Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati - Metodi di progettazione e tecniche di valutazione"

Parte 1:2018: "Requisiti generali"
* sostituisce la UNI 11532:2014
*
 Errata Corrige: EC 1-2018 UNI 11532-1:2018
*
 
Si applica ai settori: 1) scolastico – comunicativo/collettivo – collettivo – piccole sale conferenze e/o polifunzionali 2) sanitario 3) ristorazione 4) terziario 5) sportivo 6) museale – fieristico – espositivo
* 
NON si applica ai settori: – grandi sale, teatri, luoghi di culto – sale di registrazione, regia e missaggio audiovisivo
* 
NON riporta i valori di riferimento per T60 (rimanda per questo alle altre parti della Norma, non tutte pubblicate)
* 
NON riporta i metodi di determinazione previsionale di T60 (rimanda per questo alla UNI EN 12354-6)
* 
Riporta i metodi di determinazione previsionale dello STI

Parte 2:2020: "Settore scolastico"
* definisce i descrittori acustici per il settore (1) della Parte 1: scolastico – comunicativo/collettivo – collettivo – piccole sale conferenze e/o polifunzionali
* individua tempo di riverbero (T), Speech Transmission Index (STI), chiarezza (C50) e rumore degli impianti; specifica come effettuare le verifiche in opera considerando l’incertezza di misura; nelle Appendici vengono analizzati aspetti quali il corretto posizionamento dei materiali fonoassorbenti, le proprietà acustiche dei materiali e casi di studio (fonte ANIT)

– Norma CEI EN 60268-16: "Sound system equipment – Objective rating of speech intelligibility by speech transmission index" 

[definizione di STI] 

 

Interpretazioni e note: 

– Nell'ambito del D.P.C.M. 5/12/1997 "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici", che ha recepito le indicazioni del D.M. 18/12/1975 "Norme tecniche aggiornate relative alla edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica", per gli ambienti scolastici di dimensioni inferiori a 500 m3 sono prescritti valori del tempo di riverbero nell'intervallo di frequenza 1000 Hz – 2000 Hz non superiori a 0,8 s; per ambienti di dimensioni comprese tra  500 m3 e 1000 m3 i valori del tempo di riverbero nell'intervallo di frequenza 1000 Hz – 2000 Hz non devono superare 1 s.

 

Bibliografia: 

– Angelo Lombardo: "Un algoritmo per il progetto e l’ottimizzazione acustica delle aule scolastiche", Rivista Italiana di Acustica Vol.44 n.1-2 (2020) 

Abstract – In questo lavoro è stato sviluppato uno strumento a supporto dei professionisti nell’individuazione delle migliori soluzioni per l'allestimento acustico di un’aula scolastica. Trattasi di un algoritmo che traspone le indicazioni della norma UNI 11532-2:2020 e determina i descrittori acustici dell’aula sia dalle formule dell’acustica statistica che dalle simulazioni dell’acustica geometrica (GA). L’algoritmo è utilizzato, poi, per studiare l’applicabilità dell'ottimizzazione multi-obiettivo al progetto acustico delle aule al fine di massimizzare le prestazioni acustiche soddisfacendo al contempo i criteri contrastanti di mantenimento dei costi di progettazione/rinnovamento acustico.
 

 

Requisiti acustici passivi 3

 

RIFERIMENTI NORMATIVI:

– D.P.C.M. 5/12/1997: "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici"

 

– Norma UNI 8199:2016 "Acustica in edilizia – Collaudo acustico di impianti a servizio di unità immobiliari – Linee guida contrattuali e modalità di misurazione all’interno degli ambienti serviti"
[definisce le linee guida contrattuali per la verifica dei livelli di pressione sonora, indotti da impianti tecnici e componenti tecnologici di impianto a funzionamento continuo e discontinuo, esclusivamente negli ambienti serviti dagli stessi. Descrive inoltre le procedure di misurazione del livello di pressione sonora e di caratterizzazione acustica degli ambienti serviti ai fini della verifica dei riferimenti contrattuali. I metodi di misura si applicano agli impianti a funzionamento continuo e/o discontinuo il cui ciclo operativo di riferimento è definito in sede contrattuale ovvero, in mancanza di questi riferimenti, è descritto nell’appendice B della UNI EN ISO 16032.]

– Norma UNI EN ISO 10052:2010 "Acustica - Misurazioni in opera dell'isolamento acustico per via aerea, del rumore da calpestio e della rumorosità degli impianti - Metodo di controllo"

* "...I valori ottenuti dal metodo indicato nella norma per l isolamento acustico e il rumore da calpestio sono espressi in banda di ottava e possono essere convertiti in indice di valutazione secondo la UNI EN ISO 717-1 e la UNI EN ISO 717-2. Per gli impianti, i valori ottenuti sono espressi direttamente in livelli di pressione sonora ponderati A e C."

– Norma UNI 11175:2024 “Linee guida per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici – Applicazione delle norme tecniche alla tipologia costruttiva nazionale”

  • Parte 1: Metodo di calcolo semplificato basato su grandezze a numero unico
  • Parte 2: Dati di ingresso per il modello di calcolo

[Rispetto alle versioni del 2021 sono stati corretti vari refusi e aggiunte alcune relazioni di calcolo previsionale. Inoltre, è stata eliminata la parte relativa agli esempi di calcolo, che verrà riportata in una nuova norma tecnica attualmente in fase di definizione. FONTE]

– Norma UNI 11296:2024 "Acustica in edilizia – Posa in opera di serramenti e altri componenti di facciata – Criteri finalizzati all’ottimizzazione dell’isolamento acustico di facciata dal rumore esterno"
[Si applica a interventi su edifici esistenti e di nuova costruzione, e anche ai serramenti di separazione tra ambienti. Rispetto alla versione precedente (2018) sono stati aggiunti, tra le altre cose, nuovi esempi di dettagli costruttivi (serramento/vano murario) e indicazioni per le facciate continue.]

– Norma UNI 11572:2015 "Acustica – Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio – Misurazioni in opera dell'isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate"
[Specifica due serie di metodi per la misurazione dell’isolamento al rumore aereo, rispettivamente di elementi di facciata e di intere facciate, denominati metodi degli elementi e metodi  globali.
Ricalca la UNI EN ISO 140-5, che era stata erroneamente ritirata a seguito della pubblicazione della UNI EN ISO 16283-1, sanando il “temporaneo vuoto normativo”. Evidentemente la norma verrà ritirata appena verrà pubblicato il seguito della 16283.]

– Serie UNI EN 12354:2017 "Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti"
[per il calcolo previsionale dei parametri rilevanti nell'acustica degli interni]

- Parte 1 "Isolamento dal rumore per via aerea tra ambienti"
- Parte 2 "Isolamento acustico al calpestio tra ambienti"
- Parte 3 "Isolamento acustico contro il rumore proveniente dall'esterno per via aerea"
- Parte 4 "Trasmissione del rumore interno all'esterno"
- Parte 5 "Livelli sonori dovuti agli impianti tecnici"
- Parte 6 "Assorbimento acustico in ambienti chiusi"

– Norma UNI EN ISO 16032:2005 "Acustica - Misurazione del livello di pressione sonora di impianti tecnici in edifici - Metodo tecnico progettuale" 

– Serie UNI EN ISO 16283: "Acustica - Misure in opera dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio"

- Parte 1:2014 "Isolamento acustico per via aerea"
* sostituisce: UNI EN ISO 140-5:2000; UNI EN ISO 140-4:2000; UNI EN ISO 140-7:2000; UNI EN ISO 140-14:2004; UNI EN ISO 717-1
* 
per camere nell’intervallo da 10 m3 a 250 m3 nel campo di frequenza da 50 Hz a 5 000 Hz
Visual Guide: How to measure acoustic insulation : New ISO 16283-1 [PDF – source: NoiseLab]
* Discussione: UNI EN ISO 16283-1 e mancanza di V/7.5

- Parte 2:2018 "Isolamento dal rumore di calpestio"
* modificata nel 2018 nel punto 7.3.2 in modo che la scelta delle posizioni del microfono si applichi a qualsiasi sorgente di calpestio
* per camere nell’intervallo da 10 m3 a 250 m3 nel campo di frequenza da 50 Hz a 5 000 Hz
* Il documento descrive, oltre alle tecniche di misura per rilevare i parametri “tradizionali” con sorgente normalizzata di rumore da calpestio, anche una nuova procedura per determinare il descrittore livello massimo standardizzato di rumore impattivo (L’i,Fmax,V,T) utilizzando come sorgente una palla in gomma

- Parte 3:2016 "Isolamento acustico di facciata" 
* per camere nell’intervallo da 10 m3 a 250 m3 nel campo di frequenza da 50 Hz a 5 000 Hz
* L’isolamento acustico per via aerea misurata è dipendente dalla frequenza e può essere convertito in un indice di valutazione per caratterizzare la prestazione acustica utilizzando la Parte 1


per la Classificazione acustica:

- Vai alla pagina dedicata

 

per interpretazioni:

– Vedere Circolari ministeriali, commenti e chiarimenti sul D.P.C.M. 5/12/1997 sul sito ANIT

– I requisiti acustici passivi sono applicabili solo:
* tra unità immobiliari diverse (no vani scala / parti comuni);
* a realizzazioni la cui concessione edilizia data posteriormente al 20/2/1998.

– La Circolare del Min. Ambiente del 1/9/1998 prot. n. 3632/SIAR/98 afferma che “il D.P.C.M. 5 dicembre 1997 è sicuramente da applicare per gli edifici di nuova costruzione e per la ristrutturazione di edifici esistenti. Per ristrutturazione di edifici esistenti si intende il rifacimento anche parziale di impianti tecnologici, delle partizioni orizzontali e verticali degli edifici, il rifacimento delle facciate esterne, verniciatura esclusa”.

– La Circolare del Min. Ambiente del 9/3/1999 ha chiarito che i requisiti acustici passivi sono applicabili (a) agli edifici oggetto di nuova concessione edilizia (b) ai nuovi impianti tecnologici (c) alle ristrutturazioni totali di edifici esistenti.

– Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici con parere n. 12/2014 ha confermato l'applicabilità dei requisiti acustici passivi degli edifici in caso di ristrutturazioni qualsivoglia di edifici esistenti, vale a dire nel caso di rifacimento anche parziale di impianti tecnologici di particolare rumorosità, quali quelli previsti per gli impianti di riscaldamento/condizionamento, o impianti per laboratori eccetera, mentre non vanno seguite le prescrizioni del D.P.C.M. 5/12/1997 nel caso di semplice tinteggiatura e restauro parziale delle pareti e/o intonaci. Esso ha anche precisato l'interpretazione da adottare nel caso di edifici ad uso promiscuo. [Scarica il parere dal sito Omniacustica]
Lo stesso Consiglio ha ribadito il concetto in un parere espresso per la Università degli Studi di Roma "La Sapienza", esplicitando che "il rispetto ed il soddisfacimento dei requisiti acustici passivi, devono essere applicate anche in caso di ristrutturazioni di edifici esistenti che prevedano il rifacimento anche parziale di impianti tecnologici e/o di partizioni orizzontali o verticali (solai, coperture, pareti divisorie, ecc.) e/o delle chiusure esterne dell’edificio (esclusa la sola tinteggiatura delle facciate), oppure la suddivisione di unità immobiliari interne all’edificio, cioè in definitiva tutti gli interventi di ristrutturazione che interessino le parti dell’edificio soggette al rispetto dei requisiti acustici passivi regolamentati dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997, come desumibile dal decreto stesso.” [Leggi il commento di L. Barbaresi o scarica il parere dal sito AIA]

– Francesca Di Nocco: La nuova normativa ISO 12354 per la previsione dell’isolamento acustico degli edifici – The new ISO 12354 for the estimation of acoustic performance of buildings, Rivista Italiana di Acustica 41/1-2 (2017)

 

Linee Guida:

– GUIDA ANIT Requisiti acustici passivi e classificazione acustica degli edifici (aggiornata a maggio 2017)

– Linee guida per l'effettuazione dei controlli e FAQ della Regione Toscana

 

 

Normativa regionale: 

– LOMBARDIA

D.D.S. n.2018 del 19.02.2020 – aggiornamento della “modulistica edilizia unificata e standardizzata”
– obbliga a indicare se l’intervento edilizio è soggetto o meno all’osservanza dei requisiti acustici passivi;
– in caso positivo il Progettista o il Direttore dei Lavori o il Tecnico Competente in Acustica devono allegare una “Attestazione di conformità”;
– obbliga ad attestare la conformità delle opere al progetto. 

L.R. n.11/2020: Legge di semplificazione 2020
– introduce alcune variazioni alla L.R.13/2001 in particolare modificando l’art.7 “Requisiti acustici degli edifici e delle sorgenti sonore interne” con la cancellazione di ogni riferimento alla “fase sperimentale” e la specifica “con deliberazione della Giunta regionale sono adottate linee guida, […] per promuovere l’applicazione uniforme delle attività di verifica del rispetto in opera dei requisiti acustici degli edifici e delle sorgenti sonore interne”. Ora la legge regionale di fatto indica che i progetti relativi a nuove costruzioni devono essere corredati da valutazione e dichiarazione da parte di tecnico competente in acustica, che attesti il rispetto dei requisiti acustici del DPCM 5-12-1997. (fonte ANIT) 

– TOSCANA

Delibera di Giunta Regionale n.1018 del 25-09-2017 "Linee guida per l'effettuazione dei controlli sui requisiti acustici passivi degli edifici" e modulistica collegata

– ALTRE REGIONI

In costruzione... Si veda anche al sito ANIT

 

 

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