RIFERIMENTI NORMATIVI:
– D.Lgs. n. 81 del 9/04/2008 (Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro), Titolo VIII, Capo III
– Norma UNI 11568:2015 "Vibrazioni – Strumentazione e analisi per la misura delle vibrazioni – Strumentazione di misura"
* Fornisce indicazioni di carattere generale al fine di specificare gli aspetti metrologici, metodologici e strumentali per la misurazione e l’analisi delle vibrazioni. Essa considera tutti gli strumenti e i metodi per la misura delle vibrazioni, con esclusione di quelli inquadrati in norme specifiche o disposizioni di legge.
Per le vibrazioni mano-braccio (HAV):
– Norma UNI ISO/TR 18570:2018 "Misurazione e valutazione dell'esposizione umana alla vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio - Metodo supplementare per valutare il rischio di lesione vascolare"
* Si veda l'articolo dedicato, con Fonti bibliografiche, sul nostro sito.
– Norma UNI EN ISO 5349 "Misurazione e valutazione dell’esposizione dell’uomo alle vibrazioni trasmesse alla mano"
– Parte 1:2014 "Requisiti generali"
* per la misurazione e la registrazione dell'esposizione alle vibrazioni trasmesse alla mano su tre assi ortogonali. Essa definisce la ponderazione in frequenza e i filtri di limitazione di banda per consentire un confronto uniforme delle misurazioni. I valori ottenuti possono essere utilizzati per prevedere effetti avversi della vibrazione trasmessa alla mano nell'intervallo di frequenza nelle bande di ottava da 8 Hz a 1 000 Hz.
– Parte 2:2016 "Guida pratica per la misurazione al posto di lavoro"
* aggiornata nei riferimenti normativi (punto 2) e sostituisce alcuni punti come quello sull’ampiezza delle vibrazioni (6.1.2.2), la posizione degli accelerometri (6.1.3), sul fissaggio degli accelerometri (6.1.4) in genere e sui rivestimenti resilienti in particolare. Inoltre l’aggiornamento sostituisce l’appendice A relativa agli esempi di posizioni di misurazione. Descrive le precauzioni da prendere per effettuare misurazioni rappresentative delle vibrazioni e per determinare l’esposizione giornaliera a ciascuna operazione per calcolare il valore complessivo di vibrazione riferita a un periodo di 8 h secondo il principio dell’uguale energia (esposizione giornaliera alla vibrazione). Inoltre essa fornisce i mezzi per determinare le operazioni pertinenti che dovrebbero essere prese in considerazione quando si determina l’esposizione alle vibrazioni. La norma si applica a tutte le situazioni nelle quali le persone sono esposte alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio da macchine portatili o guidate manualmente, manufatti in lavorazione vibranti, o dispositivi di comando di macchine mobili o fisse.
– Altra normativa tecnica (dal sito PAF)
Per le vibrazioni corpo intero (WBV):
– Standard ISO 2631-5:2018: "Mechanical vibration and shock - evaluation of human exposure to whole-body vibration - Part 5: Method for evaluation of vibration containing multiple shocks"
* metodo della dose equivalente di compressione statica giornaliera che è possibile utilizzare in presenza di urti ripetuti, quindi più adeguato alla quantificazione del rischio di danni lombari
– Norma ISO 2631-1:2014: "Vibrazioni meccaniche e urti – Valutazione dell’esposizione dell’uomo alle vibrazioni trasmesse al corpo intero - Parte 1: Requisiti generali"
* Agg. gennaio 2015: La Norma UNI ISO 2631-1 è stata riscritta sulla base delle ISO 2631- 1:1997/Amd 1:2010, introducendo elementi specifici per la valutazione delle vibrazioni impulsive. Essa indica metodiche alternative di valutazione in presenza di vibrazioni intermittenti o urti ripetuti che presentino fattori di cresta superiori a 9, secondo lo Standard ISO 2631-5 "Mechanical vibration and shock - evaluation of human exposure to whole-body vibration - Part 5: Method for evaluation of vibration containing multiple shocks". Essa ora definisce i metodi per la misurazione di vibrazioni periodiche, casuali e transitorie trasmesse al corpo intero; indica i principali fattori che si uniscono per determinare il grado al quale l’esposizione alle vibrazioni risulta accettabile. Le appendici informative indicano l’attuale opinione e offrono una guida sui possibili effetti delle vibrazioni sulla salute, sul benessere e sulla percezione del male dei trasporti. L’intervallo delle frequenze considerate è: - da 0,5 Hz a 80 Hz per salute, benessere e percezione; - da 0,1 Hz a 0,5 Hz per il male dei trasporti.
* Agg. luglio 2015: Il prof. Bovenzi di Trieste ha illustrato nel corso del convegno dBA 2015 un recente studio in base al quale non solo il ben noto parametro A(8) ma persino il parametro VDV appare inadeguato a determinare l'entità del rischio di lesioni al rachide lombare in presenza di vibrazioni intermittenti o urti ripetuti. L'indicazione, tutta da sviluppare a livello normativo e procedurale, è quella di considerare anche la "dose interna" della vibrazione, determinata da postura e caratteristiche individuali del soggetto esposto.
– Altra normativa tecnica (dal sito PAF)
Linee Guida:
– Documento “La valutazione del Rischio Vibrazioni” (INAIL 2019)
– Documento "Indicazioni operative sul D.Lgs. 81/2008, Titolo VIII Capi I, II, III, IV, V - sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all’esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro", a cura del Coordinamento tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con INAIL e ISS (Rev.03 13/02/2014)
– Documento "Linee guida per la valutazione del rischio da vibrazioni negli ambienti di lavoro" (ISPESL 2002)
– Linee guida a cura del Dipartimento di Sanità Pubblica della AUSL di Piacenza, U.O. Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro
n. 03 – Esposizione a vibrazioni meccaniche; il programma delle misure tecniche e organizzative
Banche dati:
– Banca dati HAV Portale Agenti Fisici
– Banca dati WBV Portale Agenti Fisici
– Schede vibrazioni F.S.C. (ex C.P.T.) Torino
RIFERIMENTI NORMATIVI:
– Norma UNI ISO 2631 "Vibrazioni meccaniche e urti – Valutazione dell’esposizione dell’uomo alle vibrazioni trasmesse al corpo intero"
– Parte 2:2018 "Vibrazioni negli edifici (da 1 Hz a 80 Hz)"
specifica un metodo per la misura e la valutazione, compresa l’individuazione della direzione e punti di misura, dell’esposizione umana alle vibrazioni al corpo intero all’interno degli edifici per quanto riguarda il comfort ed il disturbo degli occupanti; definisce la ponderazione in frequenza applicabile nell’intervallo di frequenza fra 1 Hz e 80 Hz, nella quale la postura degli occupanti non necessita di essere definita
– Parte 4:2018 "Linee guida per la valutazione degli effetti delle vibrazioni e del moto rotatorio sul comfort dei passeggeri e dell’equipaggio nei sistemi di trasporto a guida fissa"
fornisce indicazioni sull’applicazione della UNI ISO 2631-1; è destinata ad essere utilizzata da enti che acquistano, specificano o utilizzano sistemi di trasporto a guida fissa, per aiutarli a comprendere la relazione tra la progettazione sistema di trasporto a guida fissa e altre caratteristiche del sistema stesso e il comfort dei passeggeri e dell’equipaggio. Queste linee guida stabiliscono metodi per la valutazione del comfort relativo tra i sistemi, in contrapposizione ai livelli assoluti di comfort. La norma fornisce indicazioni sugli effetti delle accelerazioni a bassa frequenza (0,1 Hz a 0,5 Hz) sperimentate come forze verticali che possono causare la cinetosi
– Norma UNI EN ISO 8041 "Risposta degli individui alle vibrazioni - Strumenti di misurazione"
– Parte 1:2017 "Strumenti per la misura di vibrazioni per uso generale"
indica i requisiti e i limiti di accuratezza della strumentazione per la misurazione delle vibrazioni utilizzata per la quantificazione della risposta degli esseri umani alle vibrazioni. La strumentazione, specificata dalla norma, si applica per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio (UNI EN ISO 5349-1), le vibrazioni trasmesse al corpo intero (UNI 9614, ISO 2631-1, ISO 2631-2, ISO 2631-4) e le vibrazioni a bassa frequenza (da 0,1 Hz a 0,5 Hz) trasmesse al corpo intero (ISO 2631-1)
– Norma UNI 9614:1990 "Misura delle vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo"
* Viene definito il metodo di misura delle vibrazioni di livello costante immesse negli edifici ad opera di sorgenti esterne o interne agli edifici stessi. Non costituisce una guida per la valutazione delle vibrazioni considerate come possibile causa di danni strutturali o architettonici agli edifici. Non costituisce inoltre una guida per la valutazione delle vibrazioni che, a bordo di veicoli, navi, aerei e all' interno di installazioni industriali, possono pregiudicare il comfort, l' efficienza lavorativa, la salute-sicurezza dei soggetti esposti; tali vibrazioni, i cui limiti sono strettamente dipendenti dalla durata dell' esposizione, sono anch' esse oggetto di norme specifiche. Appendice: considerazioni sulla valutazione del disturbo. Bibliografia. Chiarimenti sulla concordanza parziale con ISO 2631/2.
* cfr. "Misura delle vibrazioni: due norme in arrivo" (2014)
– Norma UNI 9916:2014 "Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici"
– Serie UNI ISO 13373 "Monitoraggio e diagnostica dello stato delle macchine - Monitoraggio dello stato vibrazionale"
– Parte 1:2006 "Procedure generali"
– Parte 2:2016 "Processing, analysis and presentation of vibration data"
– Parte 3:2015 "Guidelines for vibration diagnosis"