(Aggiornamento 30 settembre 2015)

 

Sulla Rivista Italiana di Acustica, Vol. 39 N° 1/2015, è stato pubblicato l'articolo: "INCERTEZZA DI MISURA E VALORI LIMITE DI LEGGE: UN ALTRO PASSO AVANTI - MEASUREMENT UNCERTAINTY AND LIMIT VALUES: ANOTHER STEP AHEAD , di Massimo Garai.

"L’intervento illustra i contenuti della UNI/TS 11326-2 sul confronto tra valori misurati e valori limite in acustica applicata. Dopo avere delineato, dal punto di vista dell’autore, il quadro generale, l’intervento illustra e commenta passo per passo il processo logico che porta dal problema alla sua soluzione in maniera tecnicamente soddisfacente. Concludono l’intervento alcuni cenni ai problemi non esclusivamente tecnici ancora aperti..." (dall'Abstract). 

 

L'articolo, che riprende in forma concisa i temi trattati più approfonditamente dallo stesso Autore nel convegno organizzato dall'AIA nel 2014, chiarisce che nel confronto con i valori limite non si dovrebbe parlare del confronto tra valori puntuali, quanto piuttosto del confronto tra due intervalli di valori:
1) L’intervallo di fiducia,
o di incertezza, poiché determinato dalla misurazione e dall'incertezza a sua volta dipendente dal livello di fiducia scelto (in genere il 95%);
2) L’intervallo di specifica,
o di accettabilità, in quanto determinato dai valori limite di legge; può essere un intervallo bilaterale oppure monolaterale.
 
Il problema reale è quindi quello della conformità o meno dell’intervallo di fiducia all’intervallo di specifica. Il confronto tra tali intervalli deve essere basato su di una “regola di decisione” che può essere diversa a seconda del problema che si sta affrontando. La UNI/TS 11326-2 è chiarissima: La scelta della regola di decisione dipende anche dall’obiettivo della valutazione, che deve essere sempre esplicitamente dichiarato. 
"Per questo la UNI/TS 11326-2 richiama sinteticamente le più note regole base, dette di accettazione o rifiuto (semplici, stringenti, allargate) ed illustra come funzionano; inoltre essa combina regole più semplici per formulare due regole composte (denominate in maniera neutra A o B) che sono esaustive, cioè non lasciano casi di indecidibilità, e coerenti." Tali regole sono:
A) accettazione stretta + rifiuto allargato
tutela il soggetto ev. disturbato dando luogo a non-conformità presunte;
B) accettazione allargata + rifiuto stretto
tutela il soggetto ev. disturbante dando luogo a conformità presunte.
"In tutti i campi dell'acustica applicata si applica la regola A; solo le ARPA in acustica ambientale applicano la regola B" (M. Garai).
 
La UNI/TS 11326-2 fornisce i testi–tipo per presentare la decisione finale, con una serie di esempi svolti, che riguardano: 
* una misurazione di livello assoluto di immissione in ambiente esterno, 
* una misurazione di livello differenziale in ambiente abitativo, 
* una misurazione dei requisiti acustici passivi in un edificio, 
* una misurazione di tempo di riverberazione,
* una misurazione degli indicatori di rischio nell’esposizione professionale al rumore in ambienti di lavoro.
 
 
Altre fonti:
– Garai M., Dichiarare l’incertezza del risultato è il modo migliore per essere affidabili, in: Rivista Italiana di Acustica, Vol. 37 N° 3-4/2013, pp. 4-5.
 

(Aggiornamento 26 giugno 2015)

A inizio 2015 è uscita la specifica tecnica UNI/TS 11326-2:2015 “Acustica - Valutazione dell’incertezza nelle misurazioni e nei calcoli di acustica - Parte 2: Confronto con valori limite di specifica che stabilisce le regole per determinare quando il risultato di una misurazione acustica è conforme o non conforme rispetto a una data tolleranza ovvero rispetto ad un valore limite, tenuto conto dell’incertezza di misura.

Tuttavia, le metodologie prescritte dalla legislazione vigente hanno la priorità su quella descritta nella UNI/TS 11326-2; solo in mancanza di tale legislazione vigente nel campo dell’acustica applicata la specifica tecnica stabilisce come valutare la conformità a valori limite di specifica.

La parte 1 della norma risale al 2009: UNI/TR 11326-1:2009 "Acustica - Valutazione dell'incertezza nelle misurazioni e nei calcoli di acustica - Parte 1: Concetti generali".

 


 

Sulla Rivista Italiana di Acustica, Vol. 38 N° 3-4/2014, è stato pubblicato l'articolo: "INCERTEZZA NELLE MISURE DI ACUSTICA AMBIENTALE: I RISULTATI DI UN’INDAGINE FRA GLI OPERATORI DELLE AGENZIE AMBIENTALI E IL BISOGNO… DI CERTEZZE - MEASUREMENT UNCERTAINTY IN ENVIRONMENTAL ACOUSTICS: ARPA-APPA APPROACH IN THE ASSESSMENT OF COMPLIANCE", di David Casini, Daniele Sepulcri, Andrea Tombolato, Jacopo Fogola e Gaetano Licitra.

In esso sono presentati i risultati di un questionario rivolto a personale esperto delle Agenzie Ambientali, per rilevarne il grado di consapevolezza e di applicazione dei concetti relativi all’incertezza di misura in acustica ambientale nonché le aspettative e le richieste in materia. Tali risultati evidenziano che, sebbene la stima dell’incertezza ed il suo impiego nella valutazione di conformità appaiono ad oggi ancora a uno stato embrionale, un’ampia maggioranza di operatori avverte l’importanza di non ignorare l’incertezza nelle proprie valutazioni e sente l’esigenza di disporre di regole decisionali certe e condivise, soprattutto quando il valore misurato sia vicino al limite fissato.

Ricordiamo che lo spinoso argomento era stato discusso in un recente convegno organizzato dall'AIA, nell'ambito del quale erano stati anche presentati in anteprima gli stessi risultati.